Castiglioncello

Castiglioncello

Antico villaggio etrusco, Castiglioncello domina un piccolo promontorio che è l'ultima propaggine dei monti livornesi. Località turistica di grande prestigio internazionale, possiede un fascino unico.
Rosse scogliere a picco sul mare, baie riparate, spiagge e calette bagnate dall'acqua limpida, dove sono presenti caratteristici stabilimenti balneari, una splendida pineta: Castiglionello, per la sua bellezza, ha ispirato artisti, pittori, scrittori e poeti.

Celebrata dai pittori Macchiaioli, ricercata da molti protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo, rappresenta un centro importante di eventi artistici e scientifici.
Il Castello Pasquini ospita ogni anno manifestazioni culturali, rassegne di danza, Premi Letterari e Filosofici, convegni di valore internazionale.
Il Centro per l'arte Diego Martelli e quello sulla comunicazione svolgono importanti iniziative culturali.

Castiglioncello ha ricevuto la Bandiera Blu dall'Unione Europea, per la qualità delle sue acque. E' possibile praticare tutti gli sport marinari, a Chioma si danno appuntamento appassionati di diving provenienti da tutto il mondo.

La folta pineta, dove l'aria è fragrante di iodio e di essenze silvestri, invita a rilassanti passeggiate.

L'accoglienza è di prima qualità e di antica tradizione. Le possibilità di soggiorno sono diverse ed i numerosi ristoranti propongono sempre una cucina di alta qualità a base di pesce fresco e specialità toscane.

Il Mare a Castiglioncello

mare a castiglioncello

Castiglioncello è nota per la sua costa rocciosa e le splendide calette di sabbia dorata e il mare azzurro.

Tra le località balneari, è tra le più attrezzate: vi si trovano stabilimenti balneari, campi da tennis e minigolf, ma anche parchi per i bambini e cinema e locali notturni per i giovani.

Il mare che bagna la costa è stato premiato con la Bandiera Blu dell'Unione Europea, ed è rinomato per la ricchezza dei suoi fondali popolati da pesci di specie tra le più diverse.
Ogni anno, appassionati del seawatching, del diving e pescatori, si danno appuntamento su questo litorale, insieme agli amanti della vela e del windsurf.
Gli approdi di Chioma, Castiglioncello e Rosignano Solvay rappresentano per tutti i diportisti nautici un'ottima base di partenza per escursioni in mare.
Circoli nautici ben organizzati garantiscono un'ottima assistenza.

Storia di Castiglioncello

Antiche civiltà si sono succedute in questo territorio, come gli Etruschi, che hanno lasciato qui tracce importanti della loro civiltà: le necropoli rinvenute a Castiglioncello, a Rosignano Solvay, a Vada ed a Castelnuovo della Misericordia dimostrano quanto esteso e significativo fosse l'insediamento di questo popolo nella zona.
Situata ai margini estremi dell'impero etrusco, ebbe origine approssimativamente tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. con il ruolo di avamposto pisano a guardia della Via Aurelia e della costa limitrofa.

Intorno all’anno 110 a.C., il Console di Roma Emilio Scauro dette ordine di costruire una strada, che oggi porta ancora il suo nome, la Via Emilia. Con l’apertura di questa nuova via, cominciarono a sorgere i primi villaggi.
Dall'età romana, infatti, il luogo divenne sede di villeggiatura, come dimostrano i ritrovamenti di ampie e lussuose ville dell'epoca.

Nel primo Medioevo i Conti pisani Del Porto vi edificarono un castello al quale attribuirono il nome di Castiglione Mondiglio, nome medievale dell’attuale Castiglioncello.

Tra il 1530 ed il '50, per ordine di Cosimo I dei Medici, fu edificata la prima costruzione sul promontorio di Castiglioncello, una torre che aveva funzione di difesa ed avvistamento dalle scorrerie dei pirati saraceni.

E' dalla seconda metà dell'Ottocento che Castiglioncello si trasforma in una delle mete turistiche più ambite: il critico d’arte e mecenate Diego Martelli, costruì qui una propria dimora, oggi Castello Pasquini, dove ospitò il famoso gruppo dei pittori Macchiaioli, tra i quali: Abbati, Fattori, Sernesi, Borrani, Cabianca ecc. che dettero vita alla "Scuola di Castiglioncello".
Il Castello Pasquini è divenuto negli ultimi anni punto di riferimento a livello nazionale per importanti convegni sui temi dell’infanzia e del disarmo, oltre che sede del tradizionale Festival della Danza e del Premio Letterario Castiglioncello.

Castello Pasquini

Nel 1889 il barone Lazzaro Patrone, acquistò la tenuta di Diego Martelli e decise la costruzione di un nuovo edificio, oggi conosciuto come Castello Pasquini.

Il Castello subì varie trasformazioni nel corso del tempo. Durante i lavori, insieme alla villa Martelli, furono distrutti tutti gli edifici agricoli annessi oltreché le recinzioni e costruzioni che la circondavano, mentre gli adiacenti terreni agricoli vengono riconvertiti a parco secondo i gusti romantici dell'epoca, per abbellire e proteggere la privacy della nuova residenza. All'imbocco del viale, lungo il muro di cinta, è stata costruita l'abitazione del casiere, in stile neo-gotico. All'interno del parco, vicino al Castello, sorge la cappella seminterrata a pianta circolare, decorata secondo le tendenze eclettiche.

Di qualche decennio posteriore è invece la costruzione sempre all'interno del parco, delle scuderie in sostituzione di quelle costruite dallo stesso Barone in piazza della vittoria in locali poi venduti a privati.

Nel 1938 il castello fu ceduto ad altri proprietari, finchè nella seconda metà degli anni '40 divenne proprietà della famiglia Pasquini, di cui ancora conserva il nome. I Pasquini operarono significative modifiche soprattutto nel parco, che venne in parte compromesso nel carattere selvaggio, tipicamente romantico, che aveva improntato il giardino Patrone.

Agli inizi degli anni '80 il Castello, in abbandono, venne acquisito dall'Amministrazione Comunale che decise di trasformarlo in un centro culturale prevalentemente destinato ad attività di spettacolo, ma anche sede di mostre e ad attività convegnistica.
Nel parco, addossata al Castello, è stata realizzata una tensostruttura per lo svolgimento delle attività spettacolari, mentre la cappella è attualmente adibita a bar.