TOSCANA TERRA DI VINI
3000 anni di Storia, dagli Etruschi nel IX secolo a.C., ai Romani che conquistarono la Toscana intorno al III secolo a.C. e le diedero il nome di Etruria, fino all'occupazione dei Longobardi nel VI secolo d.C., per arrivare al XII secolo d.C. quando, tra le contese tra Impero e Chiesa, alcune città iniziarono a rendersi indipendenti. Poi, dalla metà del 1400 fino al XVII secolo, la Toscana visse sotto il controllo della Famiglia de Medici e dal 1700 fino alla fine del 1800 circa si susseguirono prima il dominio degli Asburgo – Lorena, quindi la Regione passò sotto il dominio di Napoleone e nel 1860 entrò definitivamente a far parte dell'Unità d'Italia.
La Toscana è nota soprattutto per i suoi grandi personaggi che sono ancora oggi studiati nei manuali di letteratura, arte e storia, nomi di uomini che hanno avuto una fortissima influenza culturale e che sono stati fondamentali nell’arricchimento di questo territorio e nel renderlo noto, unico e famoso in tutto il mondo. Tra i tanti, possiamo citare Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio, Botticelli e Leonardo da Vinci, Giotto e Cimabue, Brunelleschi e Michelangelo, Niccolò Machiavelli e Amerigo Vespucci; ma tanti altri hanno contribuito alla costante crescita di questa regione. Da sempre, quindi, la Toscana è sinonimo di eccellenza, nel senso più ampio del termine, di fama, di notorietà e di prestigio. In questo contesto non fanno eccezione la natura e i paesaggi. Le campagne della Toscana sono infatti tra le più ricercate del mondo dal punto di vista turistico; non a caso, oggi, famosi personaggi della cultura e dello spettacolo possiedono ville e terreni in Toscana: ciò conferma il fatto che si tratta decisamente di un territorio d’élite.
Le campagne della Toscana sono una vera e propria opera d'arte, una perfetta geometria di campi, colori, colline, pianure, boschi e, ovviamente, vigneti. Questa alternanza di caratteristiche paesaggistiche e morfologiche, consente agli agricoltori della zona di avere un'estrema varietà di coltivazioni di vite per la produzione dei famosi vini toscani, noti in tutto il mondo e, senza ombra di dubbio, tra le migliori espressioni delle produzioni vinicole a livello non solo italiano ma anche mondiale.
La Toscana è infatti una regione con un’antichissima tradizione in fatto di produzione di vino rosso, principalmente, ma anche bianco o da dessert e può essere tranquillamente definita come la patria del vino di produzione nazionale; inoltre, il vino toscano rappresenta anche uno dei principali prodotti di esportazione dall'Italia all’estero.
Qualità del vino
Inoltrarsi nelle campagne della Toscana alla ricerca di vitigni e provare la degustazione direttamente dal produttore è, per gli amanti del vino, ma non solo, una vera e propria esperienza culturale. Chi lo desidera può essere accompagnato dagli esperti, per vivere un percorso ancora più intenso tra conoscenza e gusto, in luoghi considerati sacri, come le colline del Chianti, le zone del Montepulciano e del Montalcino, sede del famoso e più pregiato vino toscano, il Brunello, considerato tra i vini il top sia a livello italiano che mondiale. Infatti, la Toscana offre delle vere e proprie strade del vino, fantastici ed affascinanti percorsi enogastronomici, studiati da esperti del territorio e del settore per dare ai visitatori la possibilità di entrare in contatto con i sapori nativi e più genuini di questa regione, attraverso la visita dei borghi, dei vitigni, delle cantine e, naturalmente, con la possibilità di effettuare la degustazione delle diverse varietà di vino locale.
La qualità e varietà dei vini toscani è di altissimo livello e ciò è possibile, oltre che per la straordinaria passione, esperienza e capacità che i produttori garantiscono anno dopo anno, anche grazie alla conformazione geologica e al clima decisamente mite di questa regione, dove le viti vengono coltivate su un vasto e variegato territorio livellato tra valli, colline e terrazze.
Vitigni / Vini DOC e DOCG della Toscana
La Toscana possiede decine di vitigni, ognuno con le proprie specifiche caratteristiche, dai quali vengono prodotte differenti qualità di vino.
Tra i principali vitigni di uve nere possiamo indicare sicuramente il Sangiovese, le cui origini pare risalgano addirittura al periodo Etrusco, che occupa circa il 65% dell'intero territorio toscano adibito a tale coltivazione, e nel quale vengono prodotti due tra i più importanti vini toscani, il Chianti Classico e il Brunello di Montalcino; ma anche il Vitigno Cabernet Sauvignon, dove viene prodotto l'altro straordinario vino toscano, il Bolgheri Sassicaia. Di grande livello sono poi il vitigno Merlot, molto diffuso in Toscana, e il vitigno Canaiolo (sfruttato anche per le uve bianche) dove viene prodotta un'uva nera molto utilizzata in combinazione con quella di Sangiovese.
Tra i principali vitigni di uve bianche troviamo invece il Trebbiano Toscano, il Vermentino, la Malvasia e la Vernaccia di San Gimignano, da cui viene prodotto l'omonimo vino, tipico del territorio del senese. Tuttavia, è giusto sottolineare che i vitigni di uva bianca coprono un territorio complessivo decisamente inferiore rispetto ai vitigni di uva nera, della quale la Toscana è decisamente preponderante.
Vini DOC
Acronimo di Denominazione di Origine Controllata che comprende la maggior parte dei vini toscani, tutti di ottima qualità, con punte di eccellenza, e dei quali possiamo sicuramente consigliare i seguenti.
Vini rossi
- Rosso di Montepulciano;
- Rosso di Montalcino;
- Rosso di San Gimignano;
- Rosso di Sant’Antimo.
Un discorso più approfondito merita invece il Bolgheri Sassicaia, tra le eccellenze della produzione dei vini toscani, del quale è doveroso indicare quello della Tenuta San Guido annata 2015, universalmente riconosciuto come uno dei vini più importanti del mondo e classificatosi, nell'anno di riferimento, al primo posto a livello mondiale nella speciale classifica stilata dalla rivista americana Wine Spectator, ritenuta da esperti ed appassionati tra le più importanti al mondo del settore, e che per l'occasione ha preso in esame 100 tra i migliori vini a livello mondiale.
Vini bianchi
- Il Bianco di Pitigliano;
- Terratico di Bibbona Bianco (viene prodotto anche il Terratico rosso).
Vini da dessert
Decisamente un classico del territorio sono il Vin Santo del Chianti e il Vin Santo di Montepulciano, entrambi da degustare accompagnandoli con i tradizionali tozzetti toscani.
Vini DOCG
Acronimo di Denominazione di Origine Controllata e Garantita: ne fanno parte i principali vini toscani, tra i quali abbiamo selezionato alcune tipologie, per cui vale davvero la pena sottolinearne i principali aspetti.
Vini rossi
Il Brunello di Montalcino, il Re dei vini toscani DOCG. Prodotto al 100% da vitigni del Sangiovese, è caratterizzato da un sapore molto intenso ed asciutto, con note tanniche, robusto e persistente. È un vino di enorme prestigio soprattutto se si scelgono cantine come il Biondi Santi, uno dei padri di questo vino; i grandi intenditori e i collezionisti, ma anche gli appassionati, non possono perdersi le annate del 2004 e del 2006. Citiamo poi la Tenuta Nuova di Casanova di Neri, produttrice di un Brunello di grande spessore, in particolar modo quello del 2001, piuttosto che la Poggio di Sotto, storica cantina dove viene prodotto un grande Brunello, ma anche un ottimo Rosso di Montalcino. Del Brunello, un'altra annata da considerare è il 2016.
Il Chianti, viene prodotto in diverse varianti, a seconda dei vitigni di produzione, della gradazione e di altre caratteristiche. Possiamo citarne alcuni tipi quali il Chianti Riserva e il Chianti Superiore, oltre alle varie produzioni cosiddette Sottozona, caratteristiche delle diverse aree territoriali toscane di provenienza, come i Colli Fiorentini o i Colli Senesi.
Il Chianti Classico, è appunto un classico, prodotto nella zona del Chianti, cuore della Toscana, tra Firenze e Siena. È un vino che sfrutta per l'80% i vitigni del Sangiovese e per il 20% altri vitigni toscani adatti per questa produzione, può tuttavia, attraverso particolari tecniche colturali, essere al 100% del Sangiovese. Si consigliano, almeno tra le più recenti, le annate 2006, 2008 e 2016. Ultima citazione la merita in particolar modo il Chianti Classico di Castello di Volpaia riserva 2015, classificatosi, nell'anno di riferimento, tra i primissimi vini al mondo sempre secondo la graduatoria della Wine Spectator.
Da menzionare tra i vini rossi DOCG anche il Montecucco Sangiovese, il Morellino di Scansano e il Nobile di Montepulciano.
Vini bianchi
La Vernaccia di San Gimignano, indubbiamente uno dei migliori bianchi della Toscana, viene prodotto per 85% nel vitigno Vernaccia di San Gimignano e per il 15% in altri vitigni toscani a bacca bianca.
Vini da dessert
L'Aleatico Passito dell'Elba, è un vino rosso passito di tipo dolce, prodotto al 100% nel vitigno Aleatico dell'Isola d'Elba: rappresenta una delle chicche del territorio.
Consumatori di vino toscano nel mondo
Il consumo di vino italiano è in costante crescita ormai da almeno 5-6 anni, e non fa eccezione in tal senso la richiesta in particolare di quello proveniente dalla Toscana, che è una delle regioni italiane a più alta produzione di vino che viene destinato all'estero: degli oltre 2 milioni e mezzo di ettolitri che vengono mediamente prodotti, circa il 70% rientra nelle attività di esportazione. Del vino destinato a Paesi esteri, circa il 50% è richiesto da Paesi extra UE. Tra i maggiori consumatori di vino Toscano nel mondo ci sono gli Stati Uniti e la Cina. Quindi, sia a livello nazionale che all'estero, la Toscana risulta essere uno dei produttori di vino più competitivi sul mercato vinicolo.
Vino toscano come status symbol
Il vino è ormai diventato una griffe, uno Status Symbol. Nulla di più vero, in quanto si tratta in molti casi di un indiscusso articolo di lusso; infatti non tutti si possono permettere di entrare in possesso di determinate bottiglie, come il già citato Bolgheri Sassicaia Tenuta San Guido annata 2015, che ha un valore economico decisamente elevato. Possedere vini di alcune annate rappresenta un biglietto da visita di altissimo valore, in particolar modo in Cina che, come abbiamo detto, oggi è uno dei Paesi che più si sta sviluppando in ambito enogastronomico e soprattutto vinicolo, ma che solo da pochi anni ha iniziato ad esplorare questo settore. Infatti, oggi il consumo di vino in Cina, specialmente di qualità, è ancora riservato ad un target di un livello sociale molto alto. Ecco perché, in un contesto di questo tipo, possedere bottiglie di un certo valore (e la Toscana offre in tal senso un numero elevato di etichette) rappresenta un vero e proprio status symbol.
Vino e salute
Assumere alcolici non può di per sé danneggiare la salute: certamente va considerato che, come in tutte le cose, esagerare fa male e che quindi, più aumenta la quantità assunta più aumenta il rischio di danni alla salute. Ma questo non è l’unico elemento da considerare quando si associa il vino alla salute. Bisogna tener presente anche la gradazione, la qualità e la modalità di assunzione.
Se questi fattori sono presi nella giusta considerazione, e in fondo perché non farlo, allora bere vino può essere davvero non solo un piacere, ma in certi casi addirittura un toccasana. Alcuni studi stanno, infatti, dimostrando che bere in maniera moderata, e nei giusti tempi e modi, riduce il tasso di mortalità per problematiche cardiache e non solo. Addirittura, sembrerebbe che il tasso di mortalità di coloro che assumono alcolici in maniera moderata sia inferiore a quello di chi non beve affatto.
Oltre alle quantità, va considerato anche un altro aspetto comportamentale. È importante bere nei momenti giusti, perché bere vino a digiuno ha effetti ben diversi dal farlo durante un pasto. Per non parlare poi di casi particolari: ad esempio, è altamente sconsigliato bere vino (e alcolici in generale) in concomitanza con l'assunzione di farmaci o se una donna è in stato interessante.
In fondo si tratta solo di un minimo di buon senso.
Bere del buon vino non può che far bene alla salute, allo spirito e alla convivialità. La Toscana, in tal senso, è una regione che tutto ciò lo offre in maniera naturale, spontanea e altamente competitiva, proprio per la presenza di territori morfologicamente adatti, di una cultura enogastronomica antica e di una particolare attenzione alla qualità delle uve e, conseguentemente, dei suoi vini.