Brunello di Montalcino
Il Brunello di Montalcino è un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo.
Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita.
Al gusto il vino ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto con lunga persistenza aromatica.
Per le sue caratteristiche, il Brunello di Montalcino sopporta lunghi invecchiamenti, migliorando nel tempo. Difficile dire quanti anni questo vino migliora in bottiglia. Ciò dipende infatti dall'annata. Si va da un minimo di 10 anni fino a 30, ma può essere conservato anche più a lungo.
Naturalmente va conservato nel modo giusto: in una cantina fresca, ma soprattutto a temperatura costante, buia, senza rumori e odori; le bottiglie tenute coricate.
Storia
Il Brunello di Montalcino è originario di una terra di antica vocazione enologica: i vini di Montalcino, sia bianchi che rossi, erano infatti apprezzati già nel lontano Medioevo.
La storia di questo pregiato vino rosso ha inizio nella seconda metà dell'Ottocento, ad opera di alcuni esperimenti compiuti da Clemente Santi e successivamente dal nipote Ferruccio Biondi su un clone del vitigno Sangiovese, il Sangiovese Grosso, da cui nacque il Brunello. All'origine del nome, il tipo di uva da cui proviene, che veniva così chiamata per via del colore molto scuro degli acini.
Invecchiato per lungo periodo in botti di legno, questo vino risultava corposo, caldo, armonico, vellutato, dalle qualità nettamente superiori alla media.
Il Brunello si fece molto apprezzare in tutte le mostre a cui partecipò, proprio grazie alle sue particolari caratteristiche, che ne decretarono il successo, tra cui la longevità.
Dalla metà del Novecento, la notorietà del Brunello di Montalcino si estese in tutta Italia e in seguito anche all'estero, in particolare dagli ultimi decenni in poi, quando il miglioramento dello standard qualitativo e la promozione dell'immagine, hanno contribuito a rendere il Brunello famoso in tutto il mondo. Nel 1980 il Brunello di Montalcino ha ottenuto il riconoscimento della DOCG.
La bottiglia di Brunello più antica è del 1888, ed è conservata dalla famiglia Biondi-Santi.
Zona di produzione
La zona di produzione coincide con il territorio comunale di Montalcino.
Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita
Ritenuta una delle maggiori espressioni dell'enologia italiana, il Brunello di Montalcino è prodotto esclusivamente con uva Sangiovese (denominato a Montalcino, "Brunello") secondo le norme di un severo disciplinare che, oltre a fissare limiti di resa ad ettaro, periodo di invecchiamento, caratteristiche del prodotto, stabilisce che prima della commercializzazione, il vino sia sottoposto all'esame di un'apposita commissione per il riconoscimento dei requisiti di particolare pregio onde fregiarsi della DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA (D.P.R. 1/7/1980 e successive modificazioni).
- Zona di produzione: Comune di Montalcino
- Vitigno: Sangiovese (denominato, a Montalcino, "Brunello")
- Resa massima dell'uva: 80 quintali per ettaro
- Resa dell'uva in vino: 68%
- Affinamento in legno obbligatorio: 2 anni in rovere
- Affinamento in bottiglia obbligatorio: 4 mesi (6 mesi per il tipo Riserva)
- Colore: rosso rubino intenso tendente al granato per l'invecchiamento
- Odore: profumo caratteristico ed intenso
- Sapore: asciutto, caldo, un po' tannico, robusto ed armonico
- Gradazione alcolica minima: 12,5% Vol.
- Acidità totale minima: 5 g/lt
- Estratto secco netto minimo: 24 g/lt
- Imbottigliamento: può essere effettuato solo nella zona di produzione
- Immissione al consumo: dopo 5 anni dall'anno della vendemmia (6 anni per il tipo Riserva)
- Confezionamento: il Brunello di Montalcino può essere posto in commercio solo se confezionato in bottiglie di forma bordolese.