Argentario
Questo vasto tratto del litorale maremmano, compreso tra il Comune di Monte Argentario e il confine delle coste laziali, prende il nome dall'omonimo promontorio, che si affaccia sul Mar Tirreno in corrispondenza delle due isole più meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio e l'Isola di Giannutri.
Nella zona si trovano i due borghi marinari di Porto Santo Stefano, e Porto Ercole, entrambi appartenenti al Comune di Monte Argentario.
Il promontorio, (in tempi remoti, un’isola), raggiunge la sua cima più alta nel Monte Telegrafo (635 metri) ed è collegato alla terraferma da due strisce di sabbia e terra ricoperte di vegetazione: i tomboli della Giannella a nord e quelli della Feniglia a sud, dove si trova la Riserva Naturale Forestale di protezione della duna di Feniglia. In mezzo alle due strisce di terra, è compresa la Laguna di Orbetello.
Il territorio dell'Argentario, di natura prevalentemente rocciosa, è ricoperto dalla tipica vegetazione a macchia mediterranea e da coltivazioni quali ulivi e viti.
Questa zona si compone di diversi tipi di ambiente: la costa alterna tratti di spiagge sabbiose con pinete e lagune ad altre di natura rocciosa, impreziosite da cale e calette di notevole bellezza naturalistica.
Grazie agli splendidi fondali ricchi di conchiglie e coralli e alla pescosità del mare, l'Argentario è meta preferita dagli appassionati del mondo subacqueo, che ogni anno raggiungono questo luogo in gran numero.
Cenni storici sul territorio dell'Argentario
La storia del promontorio dell'Argentario ha origini molto antiche; i primi ad abitare questa zona furono probabilmente gli etruschi.
La località fu dominio dell'Impero romano, e divenne per un periodo proprietà della famiglia degli Enobarbi-Domizi, che vi costruirono la loro residenza.
Per un lungo periodo il territorio rimase abbandonato, fino a quando, nel basso medioevo, entrò a far parte dei domini degli Aldobrandeschi, per poi passare agli Orsini e in seguito alla Repubblica Senese.
Divenuta parte dello Stato dei Presidi sotto il periodo di dominazione spagnola, venne da questi fortificata attraverso la costruzione di una serie di imponenti edifici difensivi, tra le quali spiccano per importanza la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano, Forte Filippo, Forte Stella e la Rocca Aldobrandesca di Porto Ercole.
In seguito alla Restaurazione del 1815, tutti i territori di appartenenza spagnola, passarono al Granducato di Toscana, fino a quando nel 1860 vennero definitivamente annessi al Regno d'Italia.
Il promontorio dell'Argentario era in passato collegato alla stazione di Orbetello tramite un'importante ferrovia, che però fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e non fu più ripristinata.