Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
Elba, Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri, sono le sette isole che fanno parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Istituito nel 1996 il Parco comprende un'area di circa 18.000 ettari a terra, con interessanti siti geologici e naturalistici, e 60.000 ettari di mare, ed è popolato da numerose specie altrove ormai rare.
Il territorio di ciascuna isola è differente a seconda della natura geologica, che ne influenza la forma e il paesaggio: mentre la Capraia è di origine vulcanica, il Giglio e Montecristo sono in prevalenza granitiche e l'Elba presenta il territorio più vario.
La vegetazione di queste isole è rappresentata prevalentemente dalla macchia mediterranea. Si nota, ad esempio, come l'antichissima presenza dell'uomo nell'Isola d'Elba, testimoniata dai ritrovamenti e dalla lunga tradizione di lavorazione dei minerali, abbia prodotto profondi cambiamenti nella vegetazione originaria, della quale solo in alcune parti restano i boschi di leccio.
L'Arcipelago Toscano ha rappresentato un'importante area di rifugio e di collegamento tra il sistema sardo-corso e la penisola. Qui diverse specie di animali e vegetali si sono formate nei periodi d'isolamento, assieme a specie presenti solo in Corsica e in Sardegna.
Tra le colonie di uccelli marini, berte e gabbiani, si trovano rari esemplari come il gabbiano corso: specie endemica del Mediterraneo presente solo in pochissime località d'Italia. E' possibile avvistare cetacei, mentre, più di rado è stata segnalata la presenza della foca monaca.
Flora e Fauna nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano
La Flora
Il clima mediterraneo e l'insularità sono gli elementi principali che influenzano la vegetazione dell'Arcipelago Toscano.
A dominare sono le piante sempreverdi, esemplari dalle foglie coriacee, protette da un'epidermide robusta e praticamente impermeabile; oppure piante con foglie ridottissime, a volte trasformate in spine, o del tutto mancanti, come nel caso delle ginestre.
Della vegetazione originaria, composta un tempo da grandi foreste di leccio, sopravvivono oggi solo pochi boschi cedui. Sull'isola d'Elba, la complessa natura del territorio nelle varie altitudini, ha favorito la presenza di boschi di castagno; sui rilievi è da segnalare la presenza del tasso e del carpino nero.
La formazione vegetale oggi più diffusa nel parco, è costituita dalla macchia mediterranea: una vegetazione spontanea, ma, anche il risultato di una pesante azione dell’uomo sull’ambiente.
Questa profumatissima vegetazione, presenta molteplici specie, come il corbezzolo, l'alaterno, il lentisco, il ginepro fenicio, il mirto, le eriche, il rosmarino, la lavanda, le splendide ginestre e i coloratissimi cisti.
Da ricordare inoltre la linaria di Capraia e il giglio di mare.
La Fauna
Tra gli esemplari che caratterizzano la fauna delle isole, troviamo specie quali il venturone, il sordone, la raganella tirrenica, il discoglosso sardo e il geco tirrenico o tarantolino.
I mammiferi terrestri sono quelli tipici dell'ambiente mediterraneo: particolarmente rilevante è la presenza della martora, diffusa e visibile è anche la presenza del coniglio selvatico.
Dopo l'estinzione del cinghiale maremmano avvenuta nell'ottocento, dal 1963 è stato introdotto, per scopi venatori, il cinghiale centroeuropeo, specie che si è riprodotta a dismisura all'Elba.
Le isole dell'Arcipelago rappresentano il punto di sosta e di nidificazione per diverse specie di uccelli migratori, come la strolaga (nidificante in Scandinavia) e lo smergo minore.
Osservando il mare, si possono avvistare uccelli, come la berta minore mediterranea, presente verso la fine dell'inverno e la berta maggiore, in estate. Tra le specie che l'area protetta ospita, vivono anche la sula, il cormorano e il marangone dal ciuffo.
Oltre alle numerose colonie di gabbiani reali, è presente il gabbiano corso, raro esemplare che è stato scelto come simbolo del parco.