Arcipelago Toscano
L'Arcipelago Toscano comprende sette isole: Elba, Giglio, Capraia, Gorgona, Pianosa, Giannutri e Montecristo.
Dal punto di vista escursionistico le più interessanti sono l’Elba, il Giglio, la Capraia. Esse sono fornite di sentieri segnati dal C.A.I. o da istituzioni locali.
Montecristo, invece, è un'isola accessibile solo a numero chiuso, con molte limitazioni e tramite prenotazione. E' permesso un solo itinerario accompagnati dalle guardie forestali locali.
Per tutto l'Arcipelago, la carta escursionistica è quella della Multigraphic in scala 1:25.000 “Isola d’Elba e le altre Isole del Parco”
Isola d'Elba
L'isola d'Elba è la più grande striscia di terra rimanente dell'antico tratto che collegava la penisola italica alla Corsica. Il terreno è molto vario, e diviso in più parti a seconda della sua conformazione e dell'era geologica in cui si è formato.
La parte montuosa e più recente, a Ovest, è dominata al centro dal Monte Capanne (1018 m), il "tetto dell'Arcipelago Toscano".
Al centro si estende un tratto prevalentemente pianeggiante, e la larghezza si riduce a soli quattro chilometri. In questa parte dell’isola si trovano due tra i maggiori centri: Portoferraio e Campo nell’Elba.
A Est si trova invece la parte più antica dell'isola, formatasi più di 400 milioni di anni fa. In quell'area collinare, dominata dal Monte Calamita, si trovano i giacimenti di ferro che resero famosa l'Isola d'Elba.
L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba, e alcune ville ne sono testimonianza: Villa dei Mulini situata in Portoferraio, con una magnifica vista sul mare e la residenza estiva del còrso, Villa San Martino, situata nella periferia della piccola cittadina.
Il suo vino dolce liquoroso da dessert, chiamato Aleatico, è conosciuto in tutta Italia e anche all’estero. Spesso accompagna la tipica "Schiaccia Briaca".
Isola del Giglio
L'interno si presenta particolarmente montuoso, le coste sono frastagliate e ricche di piccole cale e insenature, la vegetazione presente è costituita da flora mediterranea: lecci, scopa, macchia bassa di cisto.
Il centro storico, Giglio Castello, si trova a circa 400 metri d'altitudine. L'antica rocca fu costruita in epoca pisana e in seguito rafforzata dai nobili del Granducato di Toscana per difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni.
Ai piedi delle grandi mura si estende il paesino con le sue scalinate, intrigati vicoli e strette stradine, mentre Giglio Porto, l'antico borgo di pescatori, è oggi il cuore commerciale dell'isola.
L’isola ha una superficie di 21,2 km² con uno sviluppo costiero di 28 km. Dista dal continente 13 km, a cui è collegata da traghetti che impiegano circa un’ora da Porto Santo Stefano, sul Monte Argentario.
Capraia
L'Isola di Capraia è la terza per grandezza dell’Arcipelago Toscano, situata a Nord-Ovest dell’Elba, a 16 miglia appena dalla Corsica ed a 36 miglia da Livorno. Isola “selvaggia” per definizione, è il risultato di una eruzione vulcanica di circa 9 milioni di anni fa.
Il territorio è quasi totalmente coperto di macchia mediterranea e con un unico centro abitato. L'Isola è Comune – il comune di Capraia Isola – e rientra nel territorio della provincia di Livorno. Vi esisteva una Colonia penale che fu abolita nel 1986. Dal 1989 è entrata a far parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Può sembrare strano che una piccola isola come Capraia possa offrire dei buoni percorsi di trekking, eppure la quest'isola riesce anche in questo. Il territorio di Capraia nel suo interno è montuosa con valli, gole e vette che risultano agibili ad ogni tipo di gamba, dalla breve passeggiata alla camminata più lunga ed impegnativa.
Benché la manutenzione degli stradelli interni, affidata all'Ente Parco, potrebbe essere gestita in modo migliore, è possibile accedere sia dal Paese che dal Porto a percorsi che risultano affascinanti ed interessanti sotto vari aspetti.
I percorsi portano allo Stagnone - unico invaso naturale d'acqua dolce dell'Arcipelago - al Piano - l'antico insediamento romano oggi riportato a coltura di vite - al Monte Arpagna, allo Zanobito - punta estrema a Sud dell'Isola - al Monte le Penne, o all'interno dei vecchi insediamenti dell'ex Colonia Penale con le sue celle ed i suoi dipartimenti oggi liberamente visitabili.
Montecristo
Come già indicato nell’introduzione, Montecristo è inaccessibile sia per la sua natura, sia per motivi legislativi. L'isola, infatti, è da tempo riserva integrale naturale. La sua conformazione morfologica, simile ad un cono roccioso con le pareti che cadono a strapiombo nel mare blu cobalto, indica la forte profondità che si trova nell'immediato sotto costa.
La carta escursionistica dell’Arcipelago è la Multigraphic in scala 1:25.000, “Isola d’Elba e le altre Isole del Parco”
Ricordate: prima di tutto la SICUREZZA!
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