Montagna Pistoiese
L’Appennino Pistoiese si estende dall'Alpe delle Tre Potenze (1940 m) fino alle pendici orientali di monte La Croce (1318 m), nei pressi della Foresta dell'Acquerino. Completamente esposto a mezzogiorno, presenta una lunghezza complessiva di circa 50 km ed una superficie di 490 km². Considerando l'altitudine media delle montagne, appare evidente la differenza tra una parte occidentale, marcatamente "alpina", ed una orientale morfologicamente più dolce, tipicamente appenninica, separate idealmente dalla valle del Reno.
La parte occidentale comprende due catene montuose parallele: Corno alle Scale (1945 m) - Libro Aperto (1937 m) - Monte Cimone (2164 m), e monte Caligi (1457 m) - Foce di Campolino (1840 m) - Alpe delle Tre Potenze (1940 m), saldate tra loro dal noto Passo dell'Abetone (1388 m). Racchiusa tra queste due catene si estende la Val di Lima, contornata da numerose valli minori, quali la valle del Sestaione, della Verdiana e del Limestre. Il paesaggio è tipicamente alpestre: salendo dalle valli, costellate di paesi e piccole borgate, si osservano dapprima rade selve di castagno, poi fitti boschi di faggio intervallati da foreste di abete che si estendono fino alle alte quote, dove i dolci profili delle montagne sono evidenziati da estese praterie che corrono lungo tutto il crinale, interrompendosi raramente contro le vette rocciose. Da queste si godono suggestivi panorami su gran parte dell'Italia centro-settentrionale, dall'arco alpino alle distese marine del Tirreno.
La parte orientale è caratterizzata da rilievi con altitudini non superiori ai 1300 metri. Montagne dal profilo rotondo e valli profondamente incise da fragorosi torrenti caratterizzano un paesaggio naturale ancora incontaminato. Estesi boschi di castagno, cerro e faggio ricoprono completamente tutto il territorio colorandolo con un caratteristico verde acceso in primavera-estate, con un giallo-rosso in autunno e bianco in inverno.
Qua e là sorgono ameni paesini dove la tranquillità e la pace regnano, lontano dallo stressante e caotico mondo cittadino; antichi campanili, strette viuzze selciate dove risuona ancora oggi il rumore degli zoccoli del mulo che trasporta la legna per l'inverno sono testimonianza di origini che si perdono nel tempo.
Famosa, e non soltanto in Italia, soprattutto per le stazioni sciistiche dell'Abetone, e della Doganaccia di Cutigliano, tutta la zona ha visto, specialmente negli ultimi anni, una rivalutazione dell’ escursionismo estivo.
Le locali Comunità Montane e la Sezione del CAI hanno cercato di soddisfare pienamente la pressante richiesta di moltissimi appassionati realizzando tracciati trekking (GEA-Grande Escursione Appenninica, MPT-Montagna Pistoiese Trekking), costruzione e rifacimento di Rifugi, nuove segnaletiche e cartografie.
La miriade di sentieri e di strade forestali, retaggio di antichi tracciati che servivano sia per lo spostamento degli animali che per il traffico commerciale con il nord d'Italia, costituisce una fitta rete di possibili collegamenti che, attraversando caratteristici paesini tra foreste e limpidi torrenti, consente di scoprire suggestivi ed insoliti paesaggi e di godere di panorami totalmente inaccessibili per chi si sposta in auto.
La maggioranza degli itinerari, molti dei quali forniti di un'adeguata segnaletica per iniziativa dei soci CAI delle sezioni della Montagna Pistoiese e di Pistoia, può essere percorsa oltre che a piedi anche in mountain bike.
I tratti a bassa quota e le numerose strade forestali costituiscono naturalmente la sede ottimale di interessanti ciclo-escursioni, ma anche quegli itinerari che per le loro specifiche caratteristiche si adattano di più alla percorrenza in bicicletta o all'escursione a piedi possono essere affrontati alternando l'uno o l'altro modo. Ciò consente di valorizzare al massimo le possibilità che questi percorsi offrono.
Carta escursionistica: Multigraphic, scala 1:25.000 quadro 21 - Appennino Tosco-emiliano
Ricordate: prima di tutto la SICUREZZA!
Pagine e a cura del CAI-Club Alpino Italiano
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