Musei a Firenze

L'arte e la cultura sono gli elementi principali che caratterizzano Firenze. La città è ricca di musei in cui sono ospitate numerose opere d'arte, molte delle quali famose in tutto il mondo.
I musei conservano i capolavori di artisti italiani ed europei di fama internazionale.

I principali musei fiorentini:

  • Galleria degli Uffizi
  • Galleria dell'Accademia
  • Museo dell'Opera del Duomo
  • Museo Nazionale del Bargello
  • Museo della Specola
  • Museo Archeologico Nazionale
  • Museo Storico-Topografico "Firenze com'era"
  • Museo di Palazzo Davanzati
  • Museo di San Marco
  • Galleria d'Arte Moderna
  • Galleria Palatina
  • Museo Stibbert

Galleria degli Uffizi

Considerata tra i musei più importanti al mondo, la Galleria degli Uffizi è tra le più antiche d'Europa.
Gli Uffizi furono realizzati per volere del granduca Cosimo I de' Medici su progetto del Vasari del 1560, per essere la sede della magistratura e degli uffici amministrativi. Lo stesso Vasari, vi costruì cinque anni dopo anche la galleria sopraelevata che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti, passando sopra l'Arno. Il progetto fu ultimato nel 1580 dall'architetto Bernardo Buontalenti, che apportò delle ulteriori modifiche.

Nel 1581, l'erede di Cosimo I, Francesco I, decise di usare le sale del palazzo come luoghi di esposizione dei possedimenti artistici della famiglia, creando così un primo nucleo della Galleria. L'insieme di opere d'arte era allora costituito dalle collezioni medicee raccolte nel Quattrocento e nel Cinquecento.

Dopo l'estinzione della casa dei Medici, l'ultima erede Anna Maria Luisa, decise di riconoscere  l'appartenenza del patrimonio artistico alla città.
Nel 1765 gli Uffizi vennero aperti al pubblico e riorganizzati dal governo lorenese nel 1771-72.

Le collezioni, ulteriormente ampliate nel XX secolo, contano oggi quasi 4000 opere.
Il nucleo fondamentale della Galleria è costituito da dipinti di scuola fiorentina e toscana dal Duecento al Rinascimento e oltre, con opere di Giotto, Masaccio, Paolo Uccello, Filippo Lippi, Botticelli, Leonardo, Michelangelo; ma è ben rappresentata tutta la pittura italiana (Piero della Francesca, Mantegna, Bellini, Raffaello, Tiziano e Caravaggio) e quella europea (fiamminga, tedesca, francese e spagnola).

Tra i capolavori che vi si possono ammirare, spiccano i due dipinti più famosi del Botticelli, la “Primavera” e la “Nascita di Venere”, così come la “Madonna d'Ognissanti” di Giotto, la “Battaglia di San Romano” di Paolo Uccello, la “Madonna con Bambino e Sant'Anna” di Masaccio, la “Madonna con Bambino e due angeli” di Filippino Lippi, il “Bacco” di Caravaggio, il “Tondo Doni” di Michelangelo, la “Madonna del Cardellino” di Raffaello, “L'Annunciazione” (attribuita a Leonardo) e la “Venere di Urbino” di Tiziano.
Di primaria importanza è la collezione di scultura antica, per lo più d'epoca romana.

Museo Storico-Topografico "Firenze com'era"

Chiostro del convento delle Oblate, ingresso del Museo Nei locali dell'antico Convento delle Oblate sono ospitate sostanzialmente due esposizioni, rispettivamente a destra e a sinistra dell'ingresso cui si giunge dal chiostro quattrocentesco.

La prima esposizione è il Museo Storico-Topografico vero e proprio, con la famosa grande Carta della Catena, raffigurante Firenze alla fine del Quattrocento: ci si può divertire ad identificare i monumenti più importanti di Firenze, dal Duomo a Palazzo Vecchio, dalla cerchia delle mura trecentesche all'Arno attraversato dagli storici quattro ponti, ma anche a vedere com'erano Santa Croce, Palazzo Pitti (con 7 finestre), o Piazza della Signoria (senza gli Uffizi e il Corridoio Vasariano).

Si può quindi seguire lo sviluppo dell'antica cartografia, dalle vedute prospettiche alle piante topografiche e a quelle geometriche: attraverso le piante del Buonsognori (1594), del Ruggieri (1731), del Fantozzi (1843).
Degli accurati plastici ricostruiscono angoli del periodo medievale (la zona intorno al Mercato Vecchio, con il Ghetto ebraico ed altri edifici demoliti), o l'originaria ottocentesca Stazione Leopolda.
Alle pareti sono appese le lunette del fiammingo Giusto di Utens con 14 Ville Medicee, ma anche immagini della Firenze scomparsa in seguito allo sventramento alla fine dell’Ottocento, oltre a stampe e dipinti con vedute di Piazze, Chiese, Palazzi, Ponti, Porte, feste fiorentine, e i progetti di risistemazione urbanistica di Giuseppe Poggi.

A sinistra dell'ingresso, la seconda esposizione è la Mostra sulla Firenze romana, centrata sul grande plastico, in scala 1:200, di Florentia all'epoca dell’imperatore Adriano, circa nel 123 d. C.: si possono identificare il Foro, il Teatro, l'Anfiteatro, le varie Terme, il Campidoglio, il porto, la cinta muraria, l'acquedotto, confrontati con la localizzazione di edifici successivi come il complesso Duomo-Battistero o Palazzo Vecchio.
Ma in questa esposizione si risale anche indietro nel tempo, con le testimonianze precedenti, a partire dai periodi preistorici del Paleolitico e del Neolitico, quindi con i ritrovamenti dell’Età del Ferro (VIII secolo a. C.: le Tombe villanoviane dette “del Gambrinus”) e con cippi funerari etruschi (VI secolo a.C.)

Sono inoltre presenti sculture dell'età imperiale (ad esempio provenienti dal complesso termale di Capaccio), ritrovamenti durante vari scavi nel centro cittadino (aspetti della vita quotidiana in bronzo, in vetro o ceramiche), ma soprattutto i risultati degli scavi archeologici in Piazza della Signoria in occasione della ripavimentazione (negli anni 1981-1989), accompagnati dai piccoli plastici della Fullonica e del Calidarium. In una vetrina sono le 100 cartoline dell’architetto Corinto Corinti, che negli anni 1923-1928 ha ricostruito tanti aspetti della Firenze romana e medievale.

Museo Archeologico Nazionale

Ha sede nel grande Palazzo della Crocetta, costruito nel 1620 da Giulio Parigi per la granduchessa Maria Maddalena d'Austria
Il Museo accoglie esposizioni in vari settori: Museo Egizio, Antiquarium Etrusco-Greco-Romano, raccolta glittica.

Tra le opere più importanti: sarcofagi, sculture, bassorilievi, mummie, papiri, stele dell'antico Egitto; oggetti etruschi come urne cinerarie (soprattutto in alabastro), sarcofagi in pietra e in marmo, la Chimera, l'Arringatore, la Minerva; sculture in marmo (i “kùroi” arcaici greci); scultura in bronzo greca (l'Idolino di Pesaro) e romana; vasi attici greci a figure nere (il cratere François) e a figure rosse.
Nel Giardino, lungo Via della Colonna, si trova la Sezione Topografica dell'Etruria: vi furono collocati monumenti archeologici, qui ricostruiti, realizzando unRuderi romani nel Cortile dei Fiorentini, Museo Archeologico Nazionale un'esposizione all'aperto, fra strutture etrusche in mezzo alle piante. Tra le Tombe più importanti sono la Tomba Inghirami, con 53 urne di alabastro, la Tomba del Diavolino (da Vetulonia, con un corridoio di accesso), e la Tomba di Casale Marittimo (con copertura a falsa cupola, e segnacolo funerario al culmine del tumulo di terra).

Una curiosità: esiste un corridoio mediceo, che collega il palazzo e la chiesa della Santissima Annunziata, passando sopra la Via Gino Capponi: questo corridoio è stato utilizzato per ospitare la Sezione glittica, cioè i cammei romani e rinascimentali.

Ma ciò che qui interessa sono dei ruderi romani collocati nel cosiddetto Cortile dei Fiorentini, subito dopo l'ingresso di Via della Colonna.
Si tratta della base della Porta Settentrionale appartenente alle mura romane del I secolo a. C., di mosaici pavimentali del II secolo d. C., e di parti di una domus riemersa in Piazza San Giovanni (accanto al Battistero), di decorazioni architettoniche del Tempio Capitolino (zona dell'attuale Piazza della Repubblica), e del Tempio di Iside (scoperto sotto la chiesa di San Firenze).
Spesso questi frammenti sono stati assemblati in strani e discutibili tempietti ad edicola, accostando i pezzi uno sull'altro, sotto una tettoia per ripararli dalle intemperie.