Chiese Fiorentine
A Firenze si trovano numerose chiese, particolarmente apprezzate per l'importanza del loro valore artistico e architettonico. Questi edifici, sono considerati monumenti di pregio e conservano al loro interno capolavori artistici quali, affreschi, dipinti e sculture.
Tra le più importanti Chiese Fiorentine:
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Duomo di Firenze)
- Battistero di San Giovanni
- Santa Maria Novella
- Santa Croce
- San Lorenzo
- Santo Spirito e Cenacolo
- San Miniato al Monte
- San Salvatore al Monte
- Chiesa della Santissima Annunziata
- Santa Maria Del Carmine e Cappella Brancacci
- Santa Trinita
- Chiesa di Orsanmichele
- Chiesa di Ognissanti
- Santi Apostoli
- Santa Felicita
- Chiesa di San Firenze
- Santa Maria Maggiore
- Santo Stefano Al Ponte
Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Il Duomo di Firenze è la quarta chiesa tra le più grandi in Europa: 153 metri di lunghezza, 39 di larghezza alle navate e 90 al transetto.
Realizzato in circa 170 anni, è il risultato della presenza armonica di diversi stili, quali il romanico fiorentino, il gotico e il neo-gotico.
La cattedrale sorge sulle antiche fondamenta della chiesa di Santa Reparata ed è stata costruita a partire dal 1296 su progetto di Arnolfo di Cambio, a cui sono seguiti gli interventi di Giotto, di Andrea Pisano e di Francesco Talenti.
Nel 1412 alla chiesa fu confermato il nome di Santa Maria del Fiore, dedicato alla Madonna.
La parte absidale con tamburo ottagonale fu completata nel 1421 e sormontata dalla magnifica Cupola del Brunelleschi: capolavoro artistico e architettonico, edificata in meno di 20 anni e terminata nel 1436.
La lanterna che sovrasta la cupola fu realizzata circa dieci anni dopo, su disegno del Brunelleschi, e coronata da una grande palla di rame dorato con la croce, opera di Andrea del Verrocchio, collocata nel 1468.
L'elegante facciata policroma del Duomo in marmo fiorentino bianco verde e rosa, di stile neo-gotico, è stata costruita tra il 1871 e il 1887 su progetto di Emilio de Fabris e sostiuisce quella originaria, in parte realizzata da Arnolfo di Cambio, distrutta nel 1587 per ragioni “stilistiche”.
L'interno della cattedrale è caratterizzato da una struttura elegante ma sobria, secondo l'ideale artistico e spirituale del medioevo e del primo rinascimento.
Il pavimento, in marmo policromo, è stato realizzato su disegno di Baccio d'Agnolo e ultimato nel XVI secolo.
Le pareti interne della cupola del Duomo di Firenze sono interamente rivestite da uno dei più grandi cicli affrescati: 3600 metri quadri di affresco in cui viene raffigurato “Il Giudizio Universale”, opera di Giorgio Vasari e Federico Zuccari eseguita tra il 1572 e il 1579.
Il Campanile di Giotto
Il Campanile, posto al lato sinistro del Duomo (alla destra di chi osserva), prende il nome dall'artista che ne avviò l'esecuzione nel 1334. Giotto riuscì a realizzare soltanto il basamento; dopo la sua morte, avvenuta nel 1337, la costruzione fu portata avanti da Andrea Pisano, che realizzò il piano con le feritoie e le nicchie per le statue. L'opera fu conclusa nel 1359 da Francesco Talenti, che vi aggiunse gli ultimi tre piani e alleggerì la struttura aprendo delle grandi finestre sulle pareti, di cui due bifore ai piani inferiori e una trifora all'ultimo piano.
Il Campanile di Giotto è rivestito interamente in marmo toscano, bianco verde e rosa e raggiunge un'altezza di 84 metri.
Battistero di San Giovanni
Il Battistero di San Giovanni è uno dei monumenti più antichi di Firenze. Realizzato tra l'XI e il XIII secolo, sorge in corrispondenza dei resti di alcune costruzioni romane.
L'edificio, a pianta ottagonale, è esternamente rivestito di marmo toscano bianco e verde, con disegni geometrici tipici dello stile romanico fiorentino. Il tetto di forma piramidale nasconde la cupola.
Nel 1202 viene realizzata l'abside a pianta rettangolare (detta anche “scarsella”), dotata di un altare.
Le tre porte bronzee del Battistero sono state realizzate tra il 1330 e il 1425. La più antica è la porta sud, eseguita da Andrea Pisano e suddivisa in ventotto formelle. Le porte nord e est sono entrambe opera di Lorenzo Ghiberti: la prima, del 1424 è simile a quella del Pisano, mentre la seconda, chiamata “Porta del Paradiso”, si differenzia dalle precedenti per il numero di formelle (10 invece di 28) e per lo stile (le formelle sono rettangolari e di bronzo dorato).
L'ultima delle tre porte del Battistero è una copia dell'originale, in parte conservata nel Museo dell'Opera del Duomo.
L'interno del Battistero richiama, per la disposizione delle colonne e degli elementi, il Pantheon romano.
Nel rivestimento a mosaico della cupola sono rappresentati gli avvenimenti biblici: tre spicchi sono interamente dedicati alla raffigurazione del Giudizio Universale, il cui centro è dominato dalla figura di Cristo risorto; il cerchio più vicino alla cima è occupato dalle gerarchie angeliche, mentre le fasce più esterne mostrano le storie della Genesi, le storie di San Giuseppe, le storie di Maria e di Cristo e le storie del Battista.
La Colonna di San Zanobi
Sul lato sinistro del Battistero, davanti alla porta nord, si trova la Colonna di San Zanobi, eretta nel 1384, a ricordo della traslazione del corpo del Vescovo fiorentino, e del prodigio che fece miracolosamente rifiorire (era il 26 gennaio 428, al tempo degli imperatori Arcadio ed Onorio) un olmo che “mise fronde e fiori”, perché sfiorato dal corteo funebre, che trasportava la salma dalla chiesa di San Lorenzo verso la chiesa di Santa Reparata.
La Colonna di San Zanobi segna il confine tra la città pagana e il “borgo” cristiano formatosi a Nord intorno alla chiesa dedicata a San Lorenzo.
Basilica di Santa Maria Novella
La chiesa di Santa Maria Novella è considerata tra le più importanti di Firenze.
La costruzione della basilica ebbe inizio nel 1278, secondo il progetto dei domenicani fra' Sisto Fiorentino e fra' Ristoro da Campi.
La direzione dei lavori fu affidata dal 1330 ai confratelli Giovanni da Campi e Jacopo Talenti, quest'ultimo artefice del cappellone degli Spagnoli e del Chiostro Verde.
La chiesa è stata realizzata interamente in stile gotico: l’unica eccezione è rappresentata dalla facciata, dove il gotico compare soltanto nella parte inferiore. La parte superiore, di epoca rinascimentale, è invece il risultato del completamento operato da Leon Battista Alberti nel 1470, (come indica l'iscrizione posta sotto il timpano) con disegni geometrici di marmo bianco e verde, che richiamano il romanico fiorentino.
L'opera più significativa ospitata all'interno della basilica di Santa Maria Novella è la Trinità di Masaccio, capolavoro artistico realizzato con l'innovativa tecnica della prospettiva.
Tra le altre opere, troviamo un crocifisso di Giotto nella Cappella Strozzi, e il Crocifisso in legno del Brunelleschi nalla Cappella Gondi. La Cappella Tornabuoni e la Cappella di Filippo Strozzi sono affrescate con opere di Filippino Lippi e del Ghirlandaio.
Basilica di Santa Croce
La basilica di Santa Croce è principalmente nota come il luogo che ospita i sepolcri di illustri personaggi italiani (Michelangelo, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli), ma anche per la grande quantità di opere d'arte che si trovano al suo interno.
La chiesa costituisce uno dei più begli esempi di espressione del gotico italiano, con elementi che richiamano il gotico francese e il romanico fiorentino, ed è stata probabilmente realizzata su progetto di Arnolfo di Cambio tra il 1295 e il 1385.
Consacrata nel 1443 da Papa Eugenio IV, è una delle più antiche basiliche francescane.
L'attuale facciata in marmo è stata edificata tra 1853 e il 1863 secondo il disegno dell'architetto Niccolò Matas, che la realizzò in stile neo-gotico prendendo spunto da quelle del duomo di Firenze, del duomo di Siena e del duomo di Orvieto.
Il vasto ambiente interno della basilica di Santa Croce è suddiviso in tre navate, di cui la centrale è la più ampia. Le navate laterali sono occupate da monumenti scultorei di pregio, vi si trovano la Tomba di Michelangelo, il Cenotafio di Dante, la Tomba di Machiavelli, l'Annunciazione di Donatello e i monumenti dedicati a Leonardo Bruni e a Carlo Marsuppini.
Nella cappella maggiore, decorata con gli affreschi di Agnolo Gaddi, si trova il Crocifisso di Cimabue, del 1280.
Il complesso di Santa Croce accoglie al suo interno la Cappella de' Pazzi, la Cappella Bardi, la Cappella Peruzzi e la Cappella Baroncelli. Le pareti delle cappelle sono affrescate con opere di Giotto e Taddeo Gaddi.
Basilica di San Lorenzo
La basilica di San Lorenzo è la più antica tra le chiese di Firenze. Consacrata nel 393, è stata riedificata nel XI secolo in stile romanico. Il progetto della nuova ricostruzione, voluta dai Medici nel Quattrocento, fu commissionato a Brunelleschi. Egli diede il suo contributo ai lavori sino al 1446 e dopo la sua morte, l'opera fu continuata e portata a compimento nel 1461, divenendo uno dei capolavori del Rinascimento fiorentino.
Alla sua lavorazione hanno collaborato importanti artisti del Rinascimento, come Michelangelo e Donatello.
L'interno della chiesa presenta una struttura ben proporzionata e rispecchia i canoni architettonici tipici dell'architettura brunelleschiana. L'edificio si sviluppa su una pianta a croce latina a tre navate, suddivise da due file di colonne con capitelli corinzi. Le pareti delle navate laterali sono affrescate con opere del Bronzino (Il martirio di San Lorenzo) del Rosso Fiorentino (Lo Sposalizio della Vergine) e di Filippo Lippi (Annunciazione).
Alla sinistra si trova la Sagrestia Vecchia, realizzata su disegno del Brunelleschi e decorata da Donatello nel 1426; quest'ultimo realizzò anche i due Pergami bronzei, collocati ai lati della chiesa.
Nella Sagrestia Nuova, progettata da Michelangelo, si trovano i monumenti funebri medicei, impreziositi da statue allegoriche. Di Michelangelo è anche l'intero progetto della Biblioteca Medicea Laurenziana, con scalinata realizzata dall'Ammannati nel 1559.
La splendida Cappella dei Principi, di Matteo Nigetti, è riccamente decorata con marmi e pietre semipreziose, ed è sormontata da una cupola che ricorda molto da vicino quella del Brunelleschi. Alla sua sinistra si trova il campanile, eretto nel 1740.
La facciata esterna della basilica di San Lorenzo, rimane tutt'oggi incompiuta. Vari progetti furono proposti da Michelangelo, il quale però riuscì a realizzare soltanto quella interna.